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Ristrutturazioni Rilevanti: quali sono e a quanto ammontano le detrazioni fiscali

Ristrutturazioni Rilevanti: quali sono e a quanto ammontano le detrazioni fiscali

Scopriamo in questo articolo le Ristrutturazioni Rilevanti: quali sono e a quanto ammontano le detrazioni fiscali. Per prima cosa chiariamo che le “Ristrutturazioni Rilevanti”, come ricorda l’Enea, sono quelle che riguardano: gli edifici demoliti e ricostruiti e quelli con superficie utile di ameno 1000 mq ristrutturati per intero. In altre parole si tratta di una fattispecie non molto frequente, soprattutto nelle realtà urbane. Infatti questa tipologia di ristrutturazioni riguarda “edifici demoliti e ricostruiti” oppure edifici o appartamenti “con superficie utile di almeno 1.000 mq ristrutturati integralmente”. Non tutti gli interventi su immobili, che solitamente godevano delle agevolazioni dell’ecobonus, godono però della piena detraibilità.

L’#ecobonus 2019 è la detrazione Irpef o Ires attribuita ai contribuenti che, su edifici esistenti, compiono lavori per il risparmio energetico. Il bonus è stato prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2019 per i lavori in edifici privati. Ricordiamo che il bonus è erogato come riduzione delle imposte dovute, in 10 rate annuali di pari importo. Per maggiori informazioni ti rimandiamo al nostro recente articolo sul Bonus Casa 2021.

Quali sono le detrazioni fiscali per le Ristrutturazioni rilevanti?

Se vuoi richiedere la detrazione per riqualificazione energetica, uno dei requisiti necessari è che i lavori siano eseguiti su edifici esistenti o su immobili provando l’esistenza dello stesso, di qualsiasi categoria catastale. Inoltre la spesa per la quale si richiede la detrazione deve essere per forza inerente a interventi di risparmio energetico.

Per l’Enea le Ristrutturazioni Rilevanti dispongono del Beneficio Fiscale del 65% solo per le spese sostenute per l’impianto che produce la quota di energia termica che eccede dal vincolo.

Cosa dice l’Enea in merito alle ristrutturazioni rilevanti

L’Enea, specifica infatti nel Decreto Legislativo 28/2011, precisamente al punto 1 dell’allegato 3, che “nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire contemporaneamente” sia la copertura del 50% dei consumi per l’acqua calda sanitaria, sia di una percentuale stabilita della somma dei consumi per acqua calda, riscaldamento e raffrescamento. Ciò, beninteso, solamente attraverso il ricorso all’energia prodotta da impianti con fonti rinnovabili.

“Nel caso di edifici nuovi o edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria” e di varie percentuali “della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento”. (allegato 3 del DLgs 28/2011)

“Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui all’allegato 3 del presente decreto accedono agli incentivi statali previsti per la promozione delle fonti rinnovabili, limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto dei medesimi obblighi”. (comma 4 dell’art. 11 dello stesso decreto)

Requisiti e regole per beneficiarne sono tutti elencati nella guida all’Ecobonus, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 12 febbraio 2019.

Vuoi saperne di più sui nuovi aggiornamenti in materia di Ecobonus?

Dopo aver fatto un po di chiarezza sulle Ristrutturazioni Rilevanti: quali sono e a quanto ammontano le detrazioni fiscali, se sei interessato ad approfondire l’argomento ti invitiamo a leggere i nostri articoli più recenti in materia:

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